5  gennaio 2019



Sandy Denny,
 nome completo Alexandra Elene McLean Denny (Merton, 6 gennaio 1947– Wimbledon, 21 aprile 1978),

Chi è, chi è stata 

è stata una cantautrice folk britannico, nota per il suo caratteristico timbro vocale.

Le influenze
La primissima metà degli anni sessanta, oltre ad aver assistito all'ascesa di gruppi rigorosamente inglesi quali Beatles, Rolling Stones, Animals e Who, aveva portato in grembo un altro filone fondamentale quale quello dei cantautori folk statunitensi, capitanato da Bob Dylan.
 In Inghilterra si diffusero rapidamente diversi folk club, e le canzoni di cantautori come Joan Baez, Joni Mitchell, Crosby, Stills and Nash e lo stesso Dylan divennero materia fondamentale con cui le emergenti leve folk del vecchio continente dovettero confrontarsi per poter creare il loro background.


I suoi inizzi

Si avvicinò alla musica folk sin dalla tenera età grazie agli stimoli della nonna, di origini scozzesi, cantante di pezzi tradizionali britannici.

Lasciati rapidamente alle spalle gli studi al Kingston Art College e un breve tirocinio da infermiera, appena maggiorenne comincia ad esibirsi come voce e chitarra acustica, nei principali locali londinesi del circuito cantautorale e folk revival. 
Conosce John Renbourn, Bert Jansch e Danny Thompson, tutti futuri membri dei Pentangle, e con il cantautore americano Jackson C. Frank, con quest’ultimo intrattiene una tormentata relazione che le lascia in eredità un classico di culto, “Blues run the game”
 eletto a pezzo forte del suo primo repertorio.
nel 1967 le prime incisioni per una piccola etichetta (la Saga Records). 
Troubadour, le propone di unirsi ai costituendi Strawbs: Sandy accetta, ma dopo alcune registrazioni effettuate in Danimarca che vedranno la luce solo nel decennio successivo appare chiaro che la sua personalità umana ed artistica è troppo esuberante per restare ingabbiata in un progetto di pop folk “commerciale”. 

La primissima metà degli anni sessanta, oltre ad aver assistito all'ascesa di gruppi rigorosamente inglesi quali Beatles, Rolling Stones, Animals e Who, aveva portato in grembo un altro filone fondamentale quale quello dei cantautori folk statunitensi, capitanato da Bob Dylan.
 In Inghilterra si diffusero rapidamente diversi folk club, e le canzoni di cantautori come Joan Baez, Joni Mitchell, Crosby, Stills and Nash e lo stesso Dylan divennero materia fondamentale con cui le emergenti leve folk del vecchio continente dovettero confrontarsi per poter creare il loro background.

La svolta

a ricerca della sua personalità artistica ma soprattutto vocale si concretizzò nei mesi passati assieme ad uno dei più famosi folksinger britannici, Alex Campbell. Nei due album “Alex Campbell & friends“ e “Sandy & Johnny” con il Johnny Silvo Folk Group non è difficile intuire il tono di ricerca. Importante è piuttosto sottolineare a che tipo di canzoni attingeva il folk britannico dell’epoca, in special modo, individuarne il seme di così forte cambiamento che in soli 3 anni avrebbe sovvertito il genere.
 il talent scout americano Joe Boyd a prenderla sotto la sua ala protettrice convincendola ad entrare nei Fairport Convention, uno dei gruppi sotto contratto con la sua giovane agenzia di management artistico, Witchseason (ne fanno parte anche Nick Drake e la Incredible String Band). 
“Who knows where the time goes”


“Who knows where the time goes”, era già stata incisa in una prima versione ai tempi degli Strawbs e diventa popolare in America grazie all’interpretazione di Judy Collins): la svolta marcatamente tradizionalista di quest’ultimo, tuttavia, è anche uno dei motivi della sua fuoriuscita dal gruppo dopo meno di un anno e mezzo di permanenza. Contro il parere di Boyd, Sandy forma una nuova band col compagno e futuro marito, Trevor Lucas: ma anche il nuovo gruppo, Fotheringay (dal nome di una sua canzone incisa con i Fairport) ha vita breve e si scioglie dopo aver pubblicato un solo, pur eccellente, album omonimo nel 1970

THE NORTH STAR GRASSMAN AND THE RAVENS

THE NORTH STAR GRASSMAN AND THE RAVENS. Nei primi anni ‘70 Sandy è una celebrità nel mondo del rock grazie all’ingaggio nella prima versione teatrale di “Tommy” e soprattutto al cameo nel quarto disco dei Led Zeppelin (dove duetta con Robert Plant nella ballata celtica “The battle of evermore”).


LIKE AN OLD FASHIONED WALTZ (1973) e RENDEZVOUS (1977) 

LIKE AN OLD FASHIONED WALTZ (1973) e RENDEZVOUS (1977) (dove si cimenta anche in una cover di “Candle in the wind” di Elton John) riescono nell’intento. Nel frattempo, a metà anni ’70, si era registrato un suo temporaneo rientro nei Fairport accanto al marito, prima in tournée (da cui nel 1974 viene estratto un disco dal vivo) e poi in studio per l’album RISING FOR THE MOON. Fioccano i classici, poi ripresi anche da altri artisti (“Listen, listen”, “The lady”, “The music weaver”, “Solo”, “No end”, “I’m a dreamer”, “No more sad refrains”) ma le vendite non sono confortanti e la vita sentimentale accanto a Lucas sempre più tempestosa. 

Georgia

Neppure la nascita di una figlia, nel luglio del ’77, porta serenità all’ambiente familiare, anzi: per sfuggire ad un matrimonio ormai a pezzi e “proteggere” la neonata dalla crescente inaffidabilità della madre, Lucas vola di nascosto verso la natìa Australia con l’intenzione di affidare la piccola Georgia ai suoi genitori.

Un amica si prende cura di Sandy ovviamente scossa ma,
La mattina del 17 aprile 1978 la Denny, imbottita di tranquillanti e antidolorifici, precipita sulla scalinata dell’appartamento che la ospita e viene ritrovata priva di conoscenza: morirà quattro giorni dopo in ospedale







Scritto da Pietro zanellato

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